Strumentazione per laboratori chimici: dai frigotermostati ai titolatori

Con la generica espressione “strumentazione da laboratorio” si fa riferimento a tutto l’insieme di strumenti, apparecchiature e dispositivi utilizzati nei vari laboratori per effettuare analisi, test, esperimenti e ricerche.
Come facilmente si può immaginare, si tratta di un numero rilevante di strumenti e, ovviamente, non tutti sono presenti nei vari laboratori. Infatti, per quanto molte apparecchiature siano comuni a tutte le tipologie di laboratorio, ve ne sono altre che vengono utilizzate soltanto in uno specifico ambito (come per esempio quello clinico, quello microbiologico, quello chimico ecc.).
In linea di massima, comunque, i vari strumenti sono suddivisi per categoria e si possono distinguere strumenti di misura (bilance di precisione, spettrofotometri, pHmetri, titolatori ecc.), apparecchiature per la preparazione dei campioni (centrifughe, agitatori, stufe da laboratorio, distillatori ecc.), contenitori (burette, matracci, pipette, becher ecc.), strumenti per il controllo della temperatura (frigotermostati, congelatori ecc.), dispositivi per la sicurezza (cappe chimiche, occhiali protettivi, guanti ecc.) e attrezzature per la pulizia e la sterilizzazione (lavavetreria, autoclavi, purificatori d’aria ecc.).
Dal momento che quando parliamo di “laboratorio”, siamo spesso portati a pensare alla chimica, può essere interessante approfondire l’utilizzo di alcune apparecchiature che rientrano nella categoria strumentazione laboratorio chimico come per esempio i frigotermostati, le stufe da laboratorio, i distillatori e i titolatori.
I frigotermostati
I frigotermostati e i congelatori sono apparecchi di utilizzo comune in molti laboratori, ivi compresi quelli chimici. Ovviamente, visto il tipo di utilizzo, questi particolari apparecchi sono progettati in modo tale da soddisfare requisiti decisamente più stringenti rispetto a quelli richiesti dai frigoriferi e i congelatori che vengono utilizzati in ambito domestico o commerciale.
Possono essere considerati strumenti di precisione perché consentono un preciso controllo delle temperature, un requisito fondamentale per la conservazione di alcuni campioni destinati ad analisi chimiche. L’utilizzo di queste apparecchiature è comune anche nei laboratori clinici e in quelli di microbiologia.
Le stufe da laboratorio
Fra gli strumenti laboratoristici più utilizzati non si possono non menzionare le stufe (o forni) da laboratorio. Si tratta di apparecchiature impiegate per vari scopi; uno di questi è l’asciugatura della vetreria chimica; un altro è l’essiccazione di precipitati.
Possono raggiungere temperature piuttosto elevate, solitamente comprese tra i 250 e i 350 °C, mantenendola costante per tutta la durata necessaria. Le funzioni principali sono la cottura, la sterilizzazione e l’asciugatura.
Sono uno strumento indispensabile in ambito farmaceutico, ma sono diffuse anche nei laboratori di fisica e di chimica. Sono impiegate anche in ambito forense.
I distillatori
I distillatori sono un classico della strumentazione per laboratorio chimico. Li si utilizza per la separazione di una o più sostanze di una miscela liquida tramite distillazione, un processo grazie al quale si possono ottenere selettivamente specifiche sostanze.
Ne esistono moltissime tipologie che si distinguono in base agli specifici utilizzi (distillatori per acqua e liquidi schiumogeni, distillatori per erbe, per la determinazione dell’alcol nei vini, per solventi, per sostanze infiammabili ecc.)
I titolatori
Altri strumenti indispensabili in vari laboratori sono i titolatori. Grazie a queste apparecchiature si può effettuare la cosiddetta “titolazione”, vale a dire la determinazione della concentrazione di una sostanza chimica in uno specifico campione.
I titolatori moderni sono strumenti automatici che offrono la garanzia di un’elevata precisione in tempistiche alquanto rapide.