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Soragna, il sindaco Taccagni: “Un anno di semina per lo sviluppo del Paese” | INTERVISTA

Poco più di un anno fa Marco Taccagni era eletto sindaco di Soragna con il…

Poco più di un anno fa Marco Taccagni era eletto sindaco di Soragna con il 57,36% dei voti. L’obiettivo della sua lista “Progettiamo Soragna” era chiaro: “invertire la tendenza e svegliare Soragna dal torpore“. Insieme alla sua Giunta si è messo alla guida del Paese: abbiamo fatto il punto su un anno di lavoro, sui progetti ancora da realizzare e quelli di immediata realizzazione. Due le priorità dell’Amministrazione nei prossimi anni: il sociale e la viabilità.

Un anno fa siete stati scelti dai cittadini di Soragna per guidare il Comune: che bilancio fate di questi primi 365 giorni? Quali sono le azioni più importanti che avete portato a termine?

È stato un anno intenso e molto costruttivo. Impostare il cambio di rotta, dopo più di un decennio di continuità, ha comportato e comporta un dispendio di energia importante sia da parte dell’amministrazione che dalla macchina comunale. Nonostante ciò è sicuramente stato un anno di semina su alcune grandi questioni da tempo sospese che speriamo si concretizzeranno nei prossimi mesi e durante lo sviluppo del mandato: dalla Casa della Comunità, a San Rocco passando per una gestione in generale del territorio a cui da tempo manca una visione organica di sviluppo. Un lavoro lungo e sartoriale che, pur non avendo una ricaduta immediata sul territorio, ha la potenzialità di qualificare positivamente lo sviluppo del paese nel futuro.

Oltre a ciò, al lavoro sulla macchina comunale e i grandi temi, ci siamo occupati della manutenzione del patrimonio esistente su cui mancavano interventi da parecchio tempo e, compatibilmente con le finanze, abbiamo lavorato sulla cura del verde in paese, sulla manutenzione di diverse strade ma, soprattutto, sul patrimonio esistente in primis quello degli impianti sportivi. Strutture che, da anni, risultavano prive delle attenzioni che un centro sportivo di livello come il nostro meriterebbe. Un lavoro lungo e ampio, che passa dalla manutenzione degli impianti tecnologici, alle strutture, ai sistemi di sicurezza fino alla sostituzione totale del telo del palapattinaggio. Un lavoro dispendioso in termini di tempi e risorse  ma che ci permette di operare insieme alle società sportive in maniera sicura e costruttiva.

Guardando al futuro, in questi quattro anni a cosa darete priorità? Ci sono alcune situazioni di criticità?

Le priorità per il paese sono a mio avviso due: il sociale e la viabilità. Sulla prima viviamo le problematiche generalizzate dei piccoli comuni con una popolazione sempre più anziana e un aumento del costo dei servizi e con le integrazioni delle rette nelle case di riposo che iniziano ad avere un’incidenza significativa sul nostro bilancio comunale. Problema analogo con un aumento dei costi che vediamo anche nella gestione dei bambini e delle fasce giovani, come il forte aggravio dei costi per l’assistenza scolastica ai ragazzi con disabilità e gli aumenti del costo del trasporto scolastico e nell’aumento, per i quali il mantenimento dei servizi risulta essere sempre più complicato. Questa è forse la partita più complicata perchè nel cercare di non lasciare indietro nessuno bisogna provare a non ingessare troppo le finanze comunali che servono a gestire tutte le partite del paese.

Sulla viabilità è indubbio che il territorio sia cambiato negli ultimi anni e che le infrastrutture del territorio vadano ripensate a fronte dei nuovi flussi che lo attraversano. Se pensiamo che il nostro piano ha più di dieci anni e facciamo lo sforzo di ricordare come era il nostro territorio ci rendiamo conto dell’inadeguatezza dell’attuale pianificazione che negli ultimi anni non è mai stata aggiornata. Negli scorsi giorni si è conclusa la gara per il nuovo ponte di Castellina e nostro compito sarà, oltre che collaborare e vigilare, capire come rispondere al cambiamento della viabilità e ai limiti e potenzialità che il territorio può avere nella vicinanza con il casello autostradale.

Si avvicina il periodo estivo, solitamente il più ricco in termini di eventi: cosa propone l’Amministrazione per l’estate di Soragna?

In questo anno abbiamo investito sugli eventi e sul nome di Soragna confermando gli eventi in calendario e, senza aggravio di costi rispetto agli altri anni, abbiamo lavorato per aumentarne la qualità e la risonanza grazie anche a un sistema di associazioni che si dimostrano sempre disponibili a dare una mano al paese. Da quest’anno abbiamo aggiunto a questo ricco calendario il Regno di Nasonia che si svolgerà il 29 di giugno. Un evento che richiama alla storica giostra dei nasi, reinterpretandola e aggiornandola. Una serata dove non mancheranno le sfilate in costume e la proclamazione di Re e Regina di Nasonia, ma che vedrà la manifestazione attualizzata con artisti di strada, street-food e momenti musicali. Un patrimonio soragnese importante, che negli anni la ha resa celebre a livello nazionale, che è giusto torni ad allietare e coinvolgere anche le nuove generazioni che di questo “regno fantastico” hanno visto solo foto o sentito qualche racconto.

Un tema importante è quello legato all’istruzione: quali innovazioni avete portato in questo campo? Sia dal punto di vista dei servizi che delle infrastrutture

Sul tema dell’istruzione ci stiamo muovendo sia sul fronte infrastrutturale che su quello organizzativo. Sulle infrastrutture scolastiche sono in corso le progettazioni per permettere l’utilizzo di spazi residuali dell’istituto comprensivo all’oggi non utilizzate o con forti vincoli dovuti ai danneggiamenti della tromba d’aria del 2022. Mentre dal punto di vista gestionale stiamo facendo un lavoro importante su servizi come il pedibus, che  inizia ad avere diverse iscrizioni per l’anno prossimo, e il pre e doposcuola per l’infanzia. Servizi che vanno nella direzione di un alleggerimento del carico per le famiglie e della responsabilizzazione dei più piccoli. Stiamo lavorando con tutta una serie di eventi alla valorizzazione della biblioteca e dei servizi alle famiglie, tra cui il nido e i centri estivi che hanno visto quest’anno adesioni importanti, con un ottimo riscontro di iscrizioni anche da comuni limitrofi.

Negli scorsi mesi avete fatto un tour del territorio con l’iniziativa “Caro Sindaco ti aspetto a…”. Come è andata? Come si può incrementare al meglio la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica?

“Caro Sindaco ti aspetto a…” è un iniziativa a cui tengo particolarmente. Ci ha permesso di organizzare degli incontri nelle frazioni dove spiegare lo stato dell’ente e dove raccogliere tante istanze in un clima a tratti informale e sicuramente positivo. In uno di questi, a Castellina, con il coinvolgimento della Provincia è stato presentato l’intervento del ponte sulla provinciale 12 alla cittadinanza facendo chiarezza sull’entità dell’intervento su cui non era stata fatta negli anni precedenti sufficiente informazione; stimolando inoltre, durante la serata, un dibattito sentito e attento rispetto ad un importante cantiere che partirà sul territorio. È mia intenzione continuare anche nei prossimi mesi con l’iniziativa, cadenzandola dopo l’estate, e cercando di implementarla non solo in un ottica di informazione e trasparenza ma anche di reale confronto e dibattito con il territorio.

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