Roccabianca, “reddito di cittadinanza” e “assegno sociale” ma vivono in Sud America

I Carabinieri di Roccabianca, hanno accertato che le due donne soggiornano stabilmente in sud America

Carabinieri Roccabianca

Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Stazione di Roccabianca, dopo un’articolata e complessa attività d’indagine, hanno denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Parma, due donne italiane di origini sudamericane, le quali all’esito degli accertamenti e verifiche svolte, sono ritenute le presunte responsabili del reato di “indebita percezione di erogazioni pubbliche”. Le due donne, secondo quanto emerso dagli accertamenti, avrebbero percepito in maniera illegittima il “reddito di cittadinanza” e successivamente “l’assegno sociale” tra il 2022 e il 2024. L’attività dei Carabinieri si inserisce in un quadro più ampio di verifiche sul corretto utilizzo dei fondi pubblici destinati al sostegno del reddito, con l’obiettivo di tutelare le risorse statali e assicurare che vengano destinate esclusivamente a chi ne ha diritto.

L’attività investigativa è scaturita da una serie di verifiche condotte dai Carabinieri di Roccabianca, volte a individuare eventuali irregolarità nell’erogazione delle misure di sostegno al reddito in favore dei residenti di quel Comune. La normativa vigente stabilisce che l’assegno sociale, una prestazione economica assistenziale rivolta a cittadini italiani e stranieri in difficoltà economiche, non può essere erogato se il beneficiario risiede all’estero per più di 29 giorni consecutivi. Inoltre, i percettori devono soddisfare requisiti specifici come il compimento del 67° anno di età, la residenza effettiva in Italia e la sussistenza di un bisogno economico.

Le indagini condotte dai Carabinieri hanno permesso di identificare due donne italiane di origini sudamericane, residenti sul territorio di competenza, come percettrici dell’assegno sociale e di accertare che le stesse, durante il periodo in cui percepivano questa forma di assistenzialismo, avevano soggiornato all’estero per un periodo superiore ai 29 giorni continuativi senza darne comunicazione all’INPS, documentando che le stesse, attualmente, risultano dimorare stabilmente da almeno un biennio in America del sud. Con questo comportamento sono state violate quindi, le disposizioni normative che regolano l’erogazione dell’assegno sociale.

Raccolti tutti gli elementi, a conclusione dell’attività d’indagine le due donne sono state denunciate in stato di libertà per indebita percezione di erogazioni pubbliche. Sono in corso ulteriori accertamenti finalizzati a quantificare con precisione il danno patrimoniale arrecato alle casse dello Stato. È obbligo rilevare che le odierne indagate sono allo stato, solamente indiziate di delitto, seppur gravemente, e che la loro posizione verrà vagliata dall’Autorità Giudiziaria nel corso dell’intero iter processuale e definita solo a seguito dell’eventuale emissione di una sentenza di condanna passata in giudicato, in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza.