Prendete in mano la vostra vita e fatene un capolavoro

Editoriale

Vent’anni fa, il 2 aprile 2005, moriva Giovanni Paolo II. Per la mia generazione è stato “il Papa“: una forza d’animo incredibile, uno spirito di condivisione, di sacrificio, un’indole di speranza che difficilmente potrà essere dimenticata. Wojtyla è stato un uomo di pace, testimone del suo e del nostro tempo: il suo pontificato, per le azioni intraprese in diversi ambiti, è considerato uno dei più importanti del Novecento, se non dell’intera storia recente della Chiesa. Giovanni Paolo II è stato il papa dei giovani: le due Giornate della Gioventù sono state cariche di emozioni, di insegnamenti, di riflessioni che ancora oggi sappiamo portare nel cuore. E anche quando la malattia lo ha destabilizzato, è sempre stata una figura presente.

Eletto Papa il 16 ottobre 1978, è stato il primo pontefice polacco della storia e il primo proveniente da un paese di lingua slava. Ventisei anni, cinque mesi e diciassette giorni la durata del suo pontificato, il terzo più lungo della storia. I suoi 104 viaggi per il mondo hanno visto la partecipazione di enormi folle.

Celebre la sua frase “Prendete in mano la vostra vita e fatene un capolavoro”, ancora oggi monito per tante persone.