Parma, la nuova vita dei negozi sfitti: vetrine colorate e attività culturali
Sono molte le nuove progettualità messe in campo dall’assessorato allo Sviluppo Economico del Comune di Parma per la valorizzazione delle attività economiche della città nel difficile periodo di emergenza sanitaria che stiamo vivendo. Una serie di proposte efficaci e condivise che nascono dalla istituzione di un tavolo di impegno coeso e sinergico da parte del Comune di Parma non solo con le Associazioni di categoria dei commercianti e degli artigiani, ma anche con i piccoli proprietari immobiliari: una nuova “cabina di regia” che, operando congiuntamente, ciascuno per la propria parte, si pone l’obiettivo di collaborare alla ripresa economica della città.
Tra i tanti programmi previsti dal Tavolo, il primo in ordine cronologico riguarda il progetto, realizzato con il sostegno della Regione Emilia Romagna, dedicato a dare nuova vita ai negozi sfitti, promuovendo la loro rivitalizzazione e cercando di contenere, nel contempo, problematiche di decoro urbano. Da qui l’appello del Comune rivolto a chi ha negozi sfitti: è importante segnalarlo per dare il proprio piccolo contributo alle progettualità messe in campo per la ripresa dell’economia cittadina.
“Stiamo portando avanti un lavoro corale – ha esordito l’assessore al Commercio del Comune di Parma Cristiano Casa – per dare nuova vita ai fronti commerciali e offrire un nuovo impulso a tutte le attività economiche, cercando di fare ognuno la propria parte per la città”. “Ci stiamo concentrando – ha proseguito Marco Leoni, Presidente Iscom Group – per fornire una completa cornice di comunicazione e poter avviare nuove forme di collaborazioni con tutti gli attori coinvolti”. Tra le idee anche piccole azioni culturali per riscoprire gli spazi dei negozi, creando sinergie sul territorio e “studiando nuove prospettive per l’impatto del commercio nella nostra città“, come ha aggiunto Francesca Chittolini, Presidente Confesercenti Parma. Il presidente Ascom Parma Vittorio Dall’Aglio ha evidenziato l’importanza di “rivitalizzare le attività e le vie della nostra città cercando di mettere insieme le forze e le competenze di tutti”. “Questa programmazione – ha concluso Paolo Giuffredi, Presidente Provinciale CNA – è pensata per supportare l’economia e i servizi cittadini, oltre che migliorare il decoro urbano. Siamo chiamati a portare ciascuno le proprie capacità e competenze per il rilancio cittadino”.
I dettagli del progetto
La progettualità prende il via da un’analisi puntuale dell’offerta commerciale e artigianale di servizio presente sul territorio del Comune di Parma effettuata a cura del Politecnico di Milano, da cui partirà la possibilità di delineare le strategie future dell’amministrazione comunale, a breve e a lungo termine. Un passaggio importante, quello legato al monitoraggio della situazione attuale, per valutare, da una parte, le possibili linee di azione a fronte di un quadro esaustivo e, in itinere, la validità e l’efficacia delle attività realizzate, con lo scopo di accompagnare l’attività di regolazione e pianificazione strategica delle attività economiche urbane, in un’ottica di gestione unitaria e coordinata.
La seconda fase del progetto, coordinata dalla società Iscom Group, si focalizza sulla necessità, anche in vista di Parma 20+21, di riqualificare i fronti commerciali delle vie del centro storico e dei principali assi commerciali e si articola, a sua volta in diverse attività: da una parte, il semplice miglioramento estetico delle vetrine sfitte da almeno 3 mesi attraverso l’applicazione, a cura del Comune stesso, di tamponature con rappresentazioni di immagini delle bellezze artistiche della città, etc.; dall’altra, favorendo il riutilizzo dei locali stessi attraverso l’implementazione di diverse iniziative quali, ad esempio, la creazione di opportunità per aprire temporary shop, per utilizzare le vetrine come luoghi di esposizione temporanea per attività economiche che hanno il punto vendita lontano dal centro o per associazioni culturali e altro.
La terza fase del progetto, infine, intende sensibilizzare la cittadinanza, ed in particolare le giovani generazioni, sull’importanza che rivestono i negozi di vicinato come presidio del territorio, come luogo di incontro, di scambio e di crescita per tutta la comunità. Per realizzarlo è stata chiamata l’associazione Micro Macro Festival che, forte dell’esperienza delle tre edizioni (2013-2015-2018) del progetto “S-Chiusi, Viaggio teatrale nei negozi chiusi” e in attesa della quarta, che verrà realizzata per Parma Capitale della Cultura 20+21, sta individuando cinque negozi sfitti da almeno tre mesi nei principali assi commerciali della città ed in alcune zone fuori dal centro, di particolare interesse per l’Amministrazione, per realizzarvi il progetto “Botteghe a Raccolta – Un inventario di quello che siamo ad uso futuro”. Cinque artisti, nelle vesti di bottegai, accoglieranno tutti coloro che vorranno portare in questi locali qualcosa di sé e si impegneranno a raccogliere, secondo le modalità proprie della relazione teatrale e del metodo esperienziale, tutti quei tratti costitutivi dell’umanità di oggi, da conservare e tramandare a futura memoria.
Al termine del progetto, i materiali raccolti potranno costituire, a loro volta, una sorta di itinerario culturale, un piccolo percorso urbano di inventari poetici ad uso del mondo futuro.