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Parma Capitale 2020+21 riparte: “Cultura come cura”

Parma Capitale della Cultura 2020+21 riparte dal giardino del Complesso Monastico di San Paolo. Un…

Parma Capitale della Cultura 2020+21 riparte dal giardino del Complesso Monastico di San Paolo. Un calendario ricco di eventi e rassegne prenotabili e visibili grazie all’innovazione tecnologica che assicurerà una nuova ripresa in sicurezza. Più di venti musei e mostre sono già visitabili in città, come la recentemente restaurata Camera Della Badessa. Tra i presenti Federico Pizzarotti, Simone Verde, Cesare Azzali, Alessandro Chiesi, Arturo Carlo Quintavalle, Elly Schlein e Massimo Osanna.

“Cultura come cura – afferma il sindaco Federico Pizzarotti – motore e azione per una seconda ripartenza, bisogna ricostruire tramite questi eventi ciò che ci è stato tolto in questo triste periodo. Abbiamo tante idee e tante ambizioni per rivalorizzare i luoghi della città, dobbiamo investire sullo sviluppo culturale di Parma e il suo territorio”.

“La riapertura delle mostre e dei musei è necessaria per far del nostro territorio il punto centrale della ripresa. -continua Simone Verde, direttore del Polo Museale della Pilotta – La cultura deve battere questi tempi duri, intere generazioni hanno perso due anni di apprendimento tramite musei ed eventi. La pandemia ci ha permesso di intervenire e migliorare il territorio tramite collaborazioni tra Comune e Ministero in vista delle riaperture”.

Presentato anche il progetto Parma, io ci sto!” per il rilancio della città e del suo territorio. “Il luogo del primo intervento a cui si è dedicato il progetto è la Camera della Badessa Giovanna da Piacenza, con il rifacimento dell’impianto di illuminazione. – specifica Alessandro Chiesi, presidente di “Parma, io ci sto!” – Abbiamo voluto riportare in vita un importante luogo di cultura, grazie al lavoro tra Pubblici e Privati, per restituire alla città un pezzo di storia che le era stato tolto”.

“Con Parma Capitale della Cultura riparte uno dei settori più colpiti dalla pandemia; perché la cultura è un investimento nel futuro“, prosegue Elly Schlein, vicepresidente della Regione Emilia-Romagna. “Sono stati stanziati oltre tre milioni di euro per Parma 2020+21 da parte della Regione per aiutare i settori fondamentali all’arricchimento culturale e al patrimonio che lasceremo alle generazioni future. Se crediamo davvero nella cultura come simbolo di ripartenza dobbiamo porre fine al lavoro ad intermittenza, al lavoro in nero e sostenere i lavoratori dello spettacolo per il benessere dell’intera comunità”.

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