Prosegue il programma di interventi di riqualificazione e valorizzazione del Parco Ducale previsto dall’Amministrazione per dare nuova vita agli spazi del giardino. Alcuni degli obiettivi prossimi al piano di recupero sono il progetto di adeguamento strutturale del Palazzetto Eucherio Sanvitale, il lavoro di restauro della Fontana del Trianon, la nuova illuminazione, il recupero del muro farnesiano con un nuovo accesso da viale Piacenza e la riqualificazione della peschiera. L’Assessore ai Lavori Pubblici, Francesco De Vanna, ha risposto ad alcune nostre domande per fare un quadro completo e aggiornato della situazione e informare i cittadini sul progresso delle opere di riqualificazione dell’area.

L’Amministrazione si è impegnata per dare nuova vita al Parco Ducale tramite interventi di restauro agli ingressi monumentali, il rifacimento dell’area giochi e della porzione del parco compresa tra l’antico bastione farnesiano, viale Piacenza e il Palazzo Ducale. Sono inoltre prossimi i lavori concernenti il progetto di adeguamento strutturale del palazzetto Eucherio Sanvitale. Sono in programma ulteriori progetti di valorizzazione dell’area in ottica di lotta al degrado e salvaguardia dell’ambiente? Sarà coinvolta nei piani di riqualificazione anche l’area, ormai abbandonata, della ex Fiera?

Gli interventi in programmazione saranno avviati ai primi di luglio, in particolare l’intervento di restauro della Fontana del Trianon – la cui gara si è chiusa proprio in questi giorni – e l’intervento di riqualificazione del palazzetto Eucherio Sanvitale che, anche in questo caso, partirà in estate. Sono entrambi interventi importanti, dal valore storico e architettonico molto significativo. L’area giochi è stata riqualificata lo scorso anno ed è già stata inaugurata da molti mesi. Domenica 19 maggio c’è stata una riapertura parziale della nuova area su Viale Piacenza, con l’inaugurazione del monumento ai bersaglieri ciclisti: qui stiamo per concludere un intervento importante di recupero e di riqualificazione del lato est del muro farnesiano. Da alcune settimane sono in corso i lavori per la nuova illuminazione del Parco, finanziata grazie ad un progetto PNRR per circa 600 mila euro. Inoltre l’Amministrazione prevede, nel 2025, uno stanziamento per la riqualificazione della peschiera – ha di recente stipulato un accordo in collaborazione con l’Università. Questo intervento avrà anche degli impatti naturalistici importanti e sarà svolto con una supervisione scientifica adeguata. È già stato attivato un dialogo con il settore di tutela degli animali, in particolare con la Garante Gabriella Meo, per cercare di impostare una cronologia di interventi e anche una metodologia che ci consenta di salvaguardare la fauna presente nel laghetto. Con questo ulteriore intervento avremo la possibilità di restituire al Parco Ducale il suo cuore – perché in qualche modo il laghetto rappresenta questo – in una veste nuova e riqualificata. Contiamo anche, con la programmazione del triennale che stiamo per predisporre nelle prossime settimane, di poter aggiungere ulteriori interventi soprattutto per salvaguardare la valenza storico-naturalistica del Parco.

La percezione comune del Parco rimane poco sicura nonostante le attuali iniziative di lotta alla criminalità applicate nell’area. Come si possono contrastare efficacemente fenomeni di aggressioni, spaccio e commercio ambulante abusivo mantenendo un’ottica inclusiva e comunitaria? Si possono considerare ulteriori alternative al solo impiego di forze armate?

Abbiamo chiesto al Comando Provinciale dei Carabinieri di rafforzare il controllo del Parco – c’è stato un impegno visibile che si è notato negli ultimi mesi, con passaggi frequenti di tutte le pattuglie in uscita e in ingresso dal Parco. Di questo sono profondamente grato al Comandante Provinciale, Colonnello Andrea Pagliaro, oltre che alle sue donne e ai suoi uomini. C’è anche un impegno da parte della Polizia locale tramite i presidi di controllo in chiave preventiva – affinché si possano neutralizzare alla radice quei fenomeni anche di degrado e di attrito fra i vari fruitori del parco che rendono più difficile la vivibilità del parco stesso. Da questo punto di vista noi stiamo cercando innanzitutto di garantire la vivibilità e la fruibilità dell’area giochi – che è stata inaugurata lo scorso anno – perché le famiglie ci possano andare in una condizione di tranquillità. Su questo versante i carabinieri ci hanno dato un supporto importante. A inizio mandato abbiamo installato delle nuove telecamere per la videosorveglianza che ci aiutano anche qui in chiave di deterrenza a tenere sotto controllo la microcriminalità e garantire la libertà di chi al Parco va per pratica sportiva o semplicemente trascorrere qualche ora di spensieratezza nella natura. Stiamo inoltre cercando di accrescere in generale la vivibilità del Parco stesso, tentando di dotarlo di caratteristiche che ne possano garantire una funzione trasversale e una condizione di tranquillità – penso alla tutela della pratica sportiva libera, alle iniziative come lo Street Food Festival che lo animano in alcune giornate – poche all’anno anche per una scelta di rispetto della fauna del Parco – e anche altre iniziative che hanno un carattere sociale e culturale. Siamo anche impegnati in un progetto di collaborazione con l’Università per individuare un nuovo utilizzo dei plessi che sono collocati nel Parco venendo dall’ingresso di Piazzale Santa Croce, perché vorremmo garantire la presenza di un numero più elevato di studenti universitari negli spazi del giardino – fattore che può accrescere quella sensazione di tranquillità che consenta alle famiglie e le persone anziane di vivere il Parco in una condizione di maggiore serenità.

Considerando soluzioni a lungo termine per il problema della sicurezza nel Parco, sono state previste nel progetto di riqualificazione anche collaborazioni con centri sociali e associazioni interculturali di orientamento che possano incentivare la legalizzazione e la partecipazione ad attività alternative per gli individui che manifestano comportamenti problematici?

Stiamo per chiudere proprio in questi giorni un progetto di sicurezza urbana integrata incentrato sul quartiere Oltretorrente, su uno dei versanti del Parco Ducale che è il fianco da cui c’è l’afflusso di ingressi più importante. Questo progetto è pensato in dialogo con alcuni soggetti ed enti che operano già in Oltretorrente tra cui il CIAC, perché vogliamo aumentare i presidi sociali presenti nel quartiere – in particolare nel lato di Via D’Azeglio. Questi soggetti possono raccordarsi e aiutare l’Amministrazione a intercettare quelle criticità che hanno una radice prettamente sociale, che non rappresentano ancora questioni di ordine pubblico e proprio per questo motivo possono essere affrontate soltanto in chiave integrata – mettendo insieme sia la sicurezza ma soprattutto l’aggancio sociale delle situazioni più critiche. Oltretorrente è un quartiere in cui è già attiva Villa Ester e da poco è attivo anche Oltre Lab che svolge una funzione sociale non marginale. Noi vorremmo aggiungere un ulteriore elemento e presidio sociale che, in dialogo anche con Villa Ester e Oltre Lab e grazie al supporto del CIAC, possa aiutarci a svolgere in maniera più efficace quella funzione di mediazione sociale e culturale di cui un quartiere delicato come questo ha estremamente bisogno.

Il Parco ha accolto numerosi eventi canori e gastronomici che hanno contribuito a mantenere vivo lo spirito comunitario del territorio – tra cui l’evento musicale Summer Time e il Parma Street Food Festival. L’Amministrazione ha in programma di rilanciare la nuova identità del Parco attraverso l’organizzazione di ulteriori eventi culturali che stimolino la cittadinanza a frequentarlo con più costanza?

Sono previsti dei concerti – la stagione estiva del cartellone musicale promosso dall’Amministrazione. Confermiamo quindi in estate il desiderio di portare al Parco Ducale delle manifestazioni culturali e musicali che possano rendere il Parco lo scenario dentro il quale si svolgono alcune delle attività più importanti dell’intera stagione culturale della città. Stiamo immaginando, in particolare con le associazioni del commercio e con le associazioni culturali presenti attorno al Parco Ducale, alcune attività un po’ più circoscritte ma che possono rappresentare delle contaminazioni, delle sperimentazioni di rivisitazione del Parco stesso attraverso la presenza di studenti universitari e di cittadini che frequentano liberamente il Parco.

Nel febbraio del 2022 fu annunciato il progetto di restauro della Fontana del Trianon, completo di un processo di decalcarizzazione e il rifacimento del circuito idraulico. L’intervento, il cui costo di cinquecento mila euro verrà in parte sostenuto dalla Fondazione Cariparma, doveva originariamente avere inizio nella primavera del 2023. A cosa è dovuto questo stallo? I lavori potranno cominciare davvero nei prossimi mesi?

I lavori cominceranno a luglio, la gara si è chiusa quindi bisogna attendere giusto il tempo di chiudere formalmente l’aggiudicazione e si partirà con i lavori. Ci sono stati alcuni approfondimenti tecnici rispetto alle caratteristiche di questo intervento – quindi abbiamo dovuto prenderci alcuni mesi aggiuntivi per fare in modo che il progetto fosse messo a punto nella maniera più adeguata possibile per il contesto di cui stiamo parlando. Peraltro la Fontana, essendo collocata sull’isolotto della peschiera, è inserita in un contesto di pregio naturalistico per il quale abbiamo attivato anche un’interlocuzione con le associazioni ambientaliste. Inoltre i lavori non possono che svolgersi in estate, quando – almeno in teoria – non piove o piove molto meno, e dunque le finestre a disposizione devono rispettare una stagionalità data da intervalli di pochi mesi, essenzialmente da giugno a ottobre. Adesso siamo ormai in dirittura d’arrivo.