Covid, palestre e piscine verso la riapertura: il nuovo protocollo approvato dal CTS

Da giorni si parla dell’ipotetica riapertura di palestre e piscine: ieri il Comitato tecnico-scientifico ha…

Da giorni si parla dell’ipotetica riapertura di palestre e piscine: ieri il Comitato tecnico-scientifico ha validato le regole del nuovo protocollo studiate dal Ministero dello Sport, ritenendo importante il ritorno alle attività fisiche per il benessere dei cittadini. Ma per quando e con quali limitazioni è previsto il ritorno all’attività? Di certo sappiamo solo che le palestre possono già riaprire i battenti in zona bianca, ma al momento nessuna regione rientra in questa quarta fascia introdotta dal DL 14 gennaio che scatta nei territori con Rt sotto 0,50 e un’incidenza sotto i 50 casi ogni 100mila abitanti per tre settimane consecutive.

Il confronto tra il ministro Spadafora e il CTS è aperto e i prossimi giorni saranno decisivi per il settore coinvolto. Il DPCM del 14 gennaio, del governo Conte, ha infatti sancito la chiusura degli impianti sportivi al 5 marzo, ma dopo che il nostro Paese non ha più alcuna zona rossa, si discute su un possibile ritorno graduale per le zone arancioni e gialle. Non è stata ancora presa nessuna decisione ufficiale, e si attendono i provvedimenti del governo Draghi a riguardo. Le due regole principali stabilite dal Ministero dello Sport e accettate dal Comitato tecnico scientifico per permettere agli impianti sportivi di tornare ad accogliere gli appassionati, sono: lezioni di carattere individuale per le palestre e spazio minimo di 10 metri quadrati (il Ministero proponeva 7) individuale, per le piscine.

Inoltre: gli operatori dovranno indossare la mascherina e dovranno rendere disponibili gel disinfettanti; tutti gli strumenti andranno costantemente sanificati; sono vietate le docce e si dovrà bere da bicchieri o bottiglie monouso personali; gli indumenti personali non potranno essere lasciati in luoghi comuni e bisognerà usare tappetini propri o da sanificare dopo l’utilizzo; fazzoletti o altri rifiuti dovranno essere gettati in appositi contenitori; la distanza di sicurezza dovrà non essere inferiore ai 2 metri.

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