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Al Museo d’Arte Cinese di Parma l’arte ceramica di Kerol Montagna

Al via dal 13 dicembre la mostra personale dal titolo “Wandern. Tracce di Suggestioni, Impressioni di Paesaggi”, un invito a esplorare i territori dell’interiorità e del paesaggio

Museo d'Arte Cinese - KEROL, credit MICHAEL_WENIGER

Il Museo d’Arte Cinese ed Etnografico di Parma dal 13 dicembre ospiterà la mostra “Wandern. Tracce di suggestioni, Impressioni di paesaggi”: un invito a esplorare i territori dell’interiorità e del paesaggio attraverso l’arte di Kerol Montagna. Il termine Wandern, tipico della tradizione romantica tedesca, rappresenta il vagare, l’atto di camminare come forma di esplorazione fisica e mentale. L’Uomo, camminando, non solo accompagna i suoi pensieri, ma trova e ritrova se stesso attraverso l’osservazione e la scoperta del mondo circostante. Le opere nascono da questa pratica di esplorazione. Durante le sue passeggiate nei boschi tedeschi, l’artista ha raccolto una corteccia che, grazie alla tecnica della cera persa, ha trasformato in bronzo: questo materiale diventa un custode della memoria, immortalando la fragilità della corteccia in un segno duraturo. La corteccia brucia nel processo di fusione, sparendo per lasciare spazio a un oggetto che ne conserva l’impronta, simbolo della relazione tra l’effimero e il permanente, tra la natura e l’uomo. Un altro aspetto fondamentale del lavoro di Kerol Montagna è l’uso della ceramica, che nelle sue mani assume un significato profondamente legato alla manualità e modellabilità di questo materiale, che risponde a ogni nostro minimo tocco.

In questa esposizione, le ceramiche si distaccano dai contesti precedentemente abitati per entrare in un discorso museale più complesso. Le vetrine che le accolgono si trasformano in una sorta di alberi, creando un ambiente in cui le opere si annidano come parte di un paesaggio organico, quasi naturale. La ceramica, così come il bronzo, diventa un mezzo per esplorare la relazione tra l’oggetto e lo spazio espositivo, evidenziando il distacco fisico ma mantenendo un legame invisibile con l’osservatore.

Accanto alle sue sculture in bronzo e ceramica, Kerol Montagna esplora il paesaggio anche attraverso la tecnica del collage, utilizzando principalmente carta. Queste opere rappresentano la sua capacità di catturare frammenti di natura e trasformarli in forme artistiche che evocano paesaggi interiori e fisici. Uno degli esempi più suggestivi è il collage dal titolo “Il rabarbaro e il campo d’avena”, dove foglie e superfici naturali vengono immortalate in carta, preservando l’essenza dell’elemento organico. Le texture delicate delle foglie e delle piante emergono dal contesto, ricordando la fragilità e la bellezza effimera della natura: questo processo richiama il concetto di impronta, tema ricorrente nel lavoro di Kerol, dove la natura lascia il segno della sua esistenza non solo fisicamente ma anche metaforicamente.

Nella mostra, i collage guidano lo spettatore lungo un percorso visivo che, come il camminare romantico del Wandern, diventa un’esplorazione attraverso paesaggi culturali e naturali. Questi lavori, realizzati appositamente per l’esposizione al museo parmigiano, dialogano con il tema dell’esplorazione e della scoperta, creando un senso di continuità tra le sculture in bronzo, le ceramiche e il paesaggio naturale evocato dai collage.

“La mostra – spiega Chiara Allegri, direttrice del Museo d’Arte Cinese ed Etnografico e curatrice della mostra – è un viaggio attraverso il paesaggio naturale e culturale, dove ceramiche, collage e installazioni dialogano tra memoria e trasformazione. Sono entusiasta di ospitare un’artista così innovativa che, attraverso il suo lavoro, riesce a evocare l’essenza del ‘Wandern’, un vagare che invita alla riflessione e alla riscoperta di se stessi, andando alle radici del piacere del sentimento puro e originario che conduce all’esplorazione intimista e alla scoperta del sé prima ancora che dell’Altro”. 

La mostra Wandern, aperta fino al 15 febbraio 2025, dal forte carattere terapeutico, invita lo spettatore a camminare tra le tracce lasciate dall’artista, esplorando paesaggi culturali e naturali, fisici e interiori. Attraverso l’arte di Kerol Montagna, il camminare diventa un atto di ricerca, scoperta e meditazione, dove il tempo, la memoria e la materia si intrecciano per lasciare impronte durature.