Monumenti e Palazzi scomparsi di Parma: eccone alcuni
Chiesa di San Pietro Martire, Chiesa di Santa Teresa La chiesa di San Pietro Martire…

Veduta di Piazza Garibaldi e l'Ara dell'Amicizia
Chiesa di San Pietro Martire, Chiesa di Santa Teresa
La chiesa di San Pietro Martire era un’antica chiesa gotica, sorgeva vicino al fianco oggi crollato del Palazzo della Pilotta, eretta nel 1287 dai frati domenicani che ne abitavano il convento. Fu abbattuta assieme al convento in seguito ai decreti Napoleonici del 1805 e 1810, oggi al suo posto è stato eretta la grande fontana di piazzale della Pace. La chiesa di Santa Teresa invece, era un antico complesso monastico, sorgeva a ridosso di via Farnese, a fianco di quello che per anni è stato l’edificio dell’Anagrafe cittadina, di struttura semplice conteneva bellissimi affreschi di Sebastiano Galeotti. Fu danneggiata gravemente durante la Seconda guerra mondiale, diventata oramai inagibile, venne deciso il suo abbattimento.
Castello di Porta Nuova
Sorgeva presso Porta Nuova dove oggi si trova la chiesa di Santa Maria degli Angeli, edificato da Barnabò Visconti nel 1363, composto da 4 torri e collegato all’attuale ponte Caprazucca. Molto amato anche da Gian Galeazzo Visconti quando si recava a Parma, cadde in seguito in disuso. Nel 1564 era in rovina e ne rimanevano solo alcune tracce.
Torre civica, Palazzo del Capitano e Palazzo dei Notai
Tutti e tre questi edifici sorgevano nello stesso punto, a pochi metri l’uno dall’altro nell’odierna piazza Garibaldi dove oggi si trovano i Voltoni del Grano dell’attuale Palazzo del comune. Il Palazzo del Capitano del Popolo venne costruito nel 1281 a fianco del Palazzo del Podestà, a cui era collegato attraverso un piccolo ingresso, la Torre Civica invece fu eretta sei anni più tardi, nei secoli venne più volte innalzata raggiungendo l’altezza finale di ben 130 metri, rendendola all’epoca la torre più alta d’Italia. La Torre Civica crollò improvvisamente nel 1606 sui palazzi vicini, compreso quello dei Notai e del Capitano del Popolo, causando la morte di 26 persone. La causa principale venne ricondotta all’imponente struttura troppo pesante e per alcuni studiosi anche mal progettata. Essendo all’epoca utilizzata come archivio storico della città, molti documenti andarono perduti. La nuova torre che avrebbe dovuto sostituirla non venne mai realizzata.

Hotel Croce Bianca
Costruito in stile Liberty tra il 1904 e il 1907 da Guido Albertelli, sorgeva all’angolo tra le attuali piazza della Steccata e strada Garibaldi. Durante le barricate del 1922 vi si insidiò il comando Fascista che combatteva per l’Oltretorrente, bombardato dagli Alleati nel 1944 rimase gravemente danneggiato e lasciato crollare. Alla fine della guerra al suo posto, fu innalzato il grande Palazzo Medioli.
Palazzo del Torello
Costruito per conto del podestà Torello da Strada nel 1223, divenne da subito simbolo della città e utilizzato come palazzo comunale. Nel 1281 cambiò nome in Palazzo Vetus, anche la sua funzionalità venne meno in quanto era stato eretto il Palazzo del Capitano del Popolo che fungeva anche da sede del comune. Acquistato nel 1637 dalla famiglia Bondani rimase di loro proprietà fino al 1910, anno in cui vi si trasferì la Banca Commerciale Italiana. Nel 1944 in seguito ai bombardamenti rimase gravemenente danneggiato e in seguito completamente demolito. L’incarico di ricostruzione venne affidato a Giogiotti Zanini alla fine della guerra, anche se il progetto riscosse pochi consensi. Appartiene dal 2004 a Banca Carisbo.
Ara dell’Amicizia
Monumento storico della città fu costruito a partire dal 1767 nell’attuale piazza Garibaldi (al tempo piazza Grande) da Alexandre Petitot su commissione del ministro Du Tulliot, in simbolo dell’amicizia tra Parma e la casa regnante austriaca, i lavori vennero completati due anni dopo in occasione dell’arrivo dell’imperatore Giuseppe II d’Asburgo. Danneggiato nel 1859 durante una sommossa popolare, venne in seguito abbattuto per far posto nel 1883 al monumento a Vittorio Emanuele II, a sua volta sostituito dalla statua di Giuseppe Garibaldi presente tutt’oggi.
Monumento a Giuseppe Verdi
Monumento tra i più importanti di Parma, sorgeva di fronte alla stazione. Costruito nel 1913 da Ettore Ximenes, fu inaugurato nel 1920. Eretto sotto ad un arco trionfale, sormontato da un carro trainato da leoni, era arricchito da 28 statue raffiguranti le opere del maestro Giuseppe Verdi. Leggermente danneggiato dai bombardamenti del 44′, fu interamente demolito, ovviamente non senza polemiche. Oggi si salvano solo 9 delle 28 statue e l’ara centrale collocata in Piazzale della Pace.
