Monticelli, muratore “in nero”: il datore di lavoro rischia una multa di 10mila euro

Il cantiere era regolare, ma lui no. È accaduto in pieno centro a Monticelli Terme,…

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Il cantiere era regolare, ma lui no. È accaduto in pieno centro a Monticelli Terme, nel comune di Montechiarugolo, dove l’uomo, un muratore senza permesso di soggiorno, lavorava “in nero”, fino a quando non è incappato nei controlli effettuati nei giorni scorsi dagli agenti della Polizia locale dell’Unione Pedemontana Parmense. Al termine delle opportune verifiche, di concerto con l’Ispettorato del Lavoro, il suo datore di lavoro rischia una denuncia penale e la certezza di una pesante sanzione, ancora da quantificare, che potrebbe superare i 10mila euro. Per la posizione di irregolare sul territorio nazionale, l’uomo è stato invece segnalato all’autorità giudiziaria.

Ma non è finita qui, perché durante una serie di altri controlli, effettuati in queste ultime settimane, gli agenti del Nucleo di Polizia Edilizia dell’Unione hanno scoperto anche tre cantieri abusivi, cui due a Sala Baganza e uno a Collecchio. In uno dei cantieri salesi si stava effettuando una ristrutturazione senza alcun permesso. Nell’altro, pur essendo in possesso dei titoli necessari, sono state riscontrate delle opere difformi rispetto a quelle autorizzate, con un aumento delle volumetrie. Al terzo cantiere irregolare scoperto a Collecchio mancava l’autorizzazione sismica necessaria ad avviare i lavori.

I tre cantieri sono stati sospesi e sono scattate le denunce penali nei confronti dei tecnici responsabili e i titolari degli immobili, che per riprendere i lavori dovranno presentare le necessarie richieste di sanatoria, per le quali saranno obbligati a pagare il doppio di quanto avrebbero dovuto sborsare se avessero rispettato le normative.

Particolarmente sorpreso il sindaco di Montechiarugolo, Daniele Friggeri, nell’apprendere del lavoratore irregolare. “Mi chiedo come si possa avviare un cantiere in pieno centro a Monticelli, con un muratore in nero, non in regola con il permesso di soggiorno, e pensare di farla franca – sottolinea il primo cittadino –. Un atteggiamento che denota una arroganza intollerabile, sia per la dignità del lavoro, sia per le imprese che invece operano nel rispetto delle normative. Ringrazio gli agenti dell’Unione per l’attenzione verso questi tipi di reati, particolarmente odiosi nei confronti di chi opera onestamente e della collettività“.