La verità dietro al Mall di Baganzola: “Irregolarità da parte del Comune”
Irregolarità e provvedimenti illegittimi nelle azioni del Comune per la realizzazione del Mall: “Ma non…
Irregolarità e provvedimenti illegittimi nelle azioni del Comune per la realizzazione del Mall: “Ma non per buona fede o negligenza”
PARMA | La costruzione del nuovo mail di Baganzola resta bloccata: a deciderlo è la Commissione del Riesame che definisce i permessi per la costruzione e le concessioni edilizie “illegittimi tanto da escludere un’ipotesi di negligenza o buona fede“.
Con queste parole, che assumono un peso importante, i magistrati Paola Artusi, Maria Cristina Sarli e Annalisa Dini respingono la richiesta di dissequestro avanzata dalla ditta Pud Srl, che si stava occupando della realizzazione del mall. Nelle pagine del dossier del riesame la gestione pubblica esce malconcia: il Comune non ha adottato i piani di rischio per le zone di tutela C e D ed ha rilasciato due permessi per costruire.
Più volte Enac ha chiesto al Comune di aggiornare i piani rischi, ma non ha ottenuto riscontro. Una segnalazione ribadita anche in un incontro a Roma tra l’assessore Michele Alinovi e il dirigente Dante Bertolini dove i funzionari dell’Ente Nazionale Aviazione Civile hanno confermato l’incoerenza della vicinanza del mall all’aeroporto.
“Provvedimento amministrativo illegittimo”
“Appare indubbio che il Comune, rilasciando le due concessioni edilizie per realizzare le opere nelle zone di tutela C e D non previste nel piano di rischio già adottato, abbia emesso un provvedimento amministrativo illegittimo“: dal 2005, infatti i Comuni non possono autorizzare opere e attività ubicate lungo le direzioni di decollo e atterraggio, se non coerenti con il piano di rischio.
Inoltre, tra la mancanze dell’Amministrazione parmigiana, anche la non spedizione degli inviti alla direzione Enac di Roma per la partecipazione alle conferenze dei servizi. Il riesame ribadisce che Enac ha espresso contrarietà alla costruzione del Centro Commerciale di Baganzola in mancanza del piano di rischio e alla luce del possibile prolungamento della pista dell’aeroporto per fini commerciali.
Nella loro ricostruzione i magistrati riscontrano altre irregolarità tra cui il non rispetto degli obblighi, più volte sollecitati anche dal commissario di Governo e il rilascio di permessi a costruire in una zona non idonea. La zona del mall rimane sotto sequestro.