Stop al bullismo: la lettera della Politica per prevenire educando
LETTERA AL GIORNALE | L’importanza di prevenire il bullismo e di schierarsi a tutela delle vittime e dei più deboli nelle parole di Elisa Guareschi
L’importanza di prevenire il bullismo e di schierarsi a tutela delle vittime e dei più deboli nelle parole di Elisa Guareschi
Elisa Guareschi, referente per Parma del Dipartimento Tutela Vittime Fratelli d’Italia e Alleanza Nazionale, prende posizione sull’esclusione di una ragazza disabile dalla cena di classe. La ragazza, vittima di bullismo, è stata esclusa dalle sue compagne e offesa e derisa tramite whatsapp. La Guareschi mette l’accento sull’importanza dell’educazione nella prevenzione del bullismo.
L’esclusione dalla cena di fine anno di una ragazza disabile di Parma, da parte di alcune sue compagne, attraverso derisione e offese via whatsapp, è un fatto molto grave che deve scuotere le coscienze di tutti. Per esprimere solidarietà alla giovane e alla sua famiglia è opportuno schierarsi con decisione e con i fatti a tutela delle Vittime di queste azioni, che sono sempre più frequenti.
Troppo spesso la cronaca infatti riporta casi di prevaricazione e offese a danno di minori a mezzo social network. Appare fondamentale rilevare in questo contesto l’aggravante della disabilità della ragazza, che tende a rendere l’azione ancora più deplorevole. È necessario intervenire innanzitutto sull’educazione primaria, che spetta in primo luogo alla famiglia; perché se è vero che in via prioritaria occorre pensare ad un supporto psicologico della Vittima, è altresì necessario non dimenticare chi si rende responsabile di comportamenti poco rispettosi.
Dobbiamo educare all’empatia, al controllo delle emozioni e al rispetto delle regole partendo fin dai primi anni di vita, nella convinzione che la giusta strada da percorrere sia quella che vede al centro i bisogni del minore, in un’ottica di alleanza educativa scuola-famiglia che favorisca il rispetto nelle relazioni.
L’auspicio è che, come asserito, la scuola intervenga per quanto di competenza, ma che soprattutto i genitori degli autori di questi atteggiamenti deplorevoli prendano seri provvedimenti nei confronti dei loro figli, affinché assumano consapevolezza e responsabilità delle loro azioni.
Dott.ssa Elisa Guareschi
Referente per Parma del Dipartimento Tutela Vittime FdIAN