CGIL Parma, il rapporto sul lavoro: “Aumentano infortuni sul lavoro e disoccupazione femminile”
Il Report 2021 dell’Osservatorio sull’economia e il lavoro in provincia di Parma è stato presentato…
Il Report 2021 dell’Osservatorio sull’economia e il lavoro in provincia di Parma è stato presentato venerdì 10 dicembre, in diretta streaming, presso lo studio Cubo, a Parma. Il rapporto è stato presenziato da IRES Emilia-Romagna in collaborazione con CGIL Parma in un evento eccezionale per capire quali sono gli effetti del lavoro e dell’economia a Parma in un anno complesso e difficile come quello che è stato il 2020, caratterizzato da una crisi globale colpita da una pandemia Covid-19. “Questa dodicesima edizione del rapporto IRES-CGIL sull’economia e mercato di lavoro della nostra provincia non raccoglie non solo i dati relativi al 2020 ma eccezionalmente offre diverse anticipazioni anche sul 2021, rappresentando un’opportunità per fare il punto della situazione attuale dei diversi comparti produttivi e proporre una fotografia quanto mai aggiornata del nostro tessuto economico-sociale a quasi due anni dell’arrivo della pandemia”, ha commentato Matteo Rampini, segretario confederale CGIL Parma con delega al Mercato del Lavoro.
L’incontro è stato moderato da Christian Donelli, giornalista di Parmatoday, ed è stato aperto da Giuliano Guietti, presidente di IRES Emilia-Romagna, che, nel suo intervento iniziale, ha ribadito che il periodo 2020-21 fu anno “anomalo” per via della pandemia. L’incontro si è poi proseguito con la presentazione a cura di Marco Sassateli, ricercatore dell’Istituto di ricerche, che ha curato la ricerca definendola come un lavoro molto complesso ed è stato svolto sul territorio parmense e parmigiano, iniziata nel 2013. Durante il suo intervenuto ha illustrato quelli sono state le maggiori difficoltà riscontrate nella ricerca:
- Dinamica della popolazione italiana a confronto di quella straniera: Parma è stata da sempre la città che ha avuto maggiori migrazioni, sia provenienti da diverse regioni italiane sia provenienti da paesi esterni. I stranieri hanno contribuito ad aumentare rispetto a quella italiana, seguito poi da un declino in quanto sono sempre di più i stranieri che decidono di prendere la cittadinanza italiana, così da incrementare la popolazione italiana.
- Comportamenti e stili di vita: la pandemia ha portato le persone come muoversi lungo il territorio.
- Infortuni sul lavoro, con un aumento del 9,9%
- Problemi finanziari nelle famiglie: nel 2019-2020 si sono riscontrati due soluzioni, da un lato un incremento dei depositi bancari e dall’altro è stata anche alta la forte richiesta dei prestiti alla banche.
- Esportazioni: l’Emilia Romagna è stata l’unica regione italiana che ha resistito nel campo delle esportazioni nel 2020-21, sia a livello mondiale che nazionale, e con maggior attento su due settori, quello agroalimentari e quello farmaceutico. Queste hanno inciso molto sull’economia di Parma.
- I posti di lavoro, in un aumento nel territorio parmense nel 2021.
Un tema molto dibattuto e discusso durante l’incontro è stato l’occupazione femminile e la disparità di genere nel mondo lavorativo. Parma ha in primo piano la centralità del genere maschile sul posto di lavoro, infatti quello che ha toccato di più la disoccupazione lavorativa è stato il genere femminile. “Maggior disoccupazione nelle donne che negli uomini”, ha anche commentato Matteo Rampini. Sul tema sono intervenuti anche Loretta Losi, responsabile area Legacoop Parma, che riportato quali sono stati gli impatti lavorativi nel territorio del parmense, e ha anche precisato che “la maggior parte delle persone che ha lavorato in smart working sono state le donne, durante il quale hanno dovuto anche cucinare, controllare i compiti, bambini e pulire la casa. Lavorando quindi 24 ore su 24. Introdurre una legge di rappresentanza per evitare i lavoro sottocosto perchè saranno sempre le donne (assieme i giovani) a pagarne le conseguenze”. E Sabina Crippa, H. R. Number1 Logistics Group, che ha portato un esempio positivo sulla selezione lavorativa basata sulla competenze, sia nei confronti degli uomini che nelle donne.