La passione per i numeri: dal feng shui alla smorfia

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L’interesse dell’uomo per i numeri ha origini che si perdono nel tempo e va ben oltre la matematica ed i suoi calcoli. Già per le antiche civiltà, dagli egiziani ai Maya, i numeri non erano semplici segni, ma assumevano di volta in volta un significato specifico. 

Il loro valore simbolico s’intrecciava con la religione, la fortuna e l’astrologia. Anche oggi il potere dei numeri è riconosciuto da civiltà molto distanti tra loro sia culturalmente che geograficamente. Soprattutto la relazione tra il numero e la buona sorte viene sperimentata in contesti differenti, ma rimane una costante.

Un esempio è il Feng Shui, una pratica nata in Cina, che oggi è molto diffusa anche in Italia. L’obiettivo originario che si propone è di riuscire a stabilire un equilibrio tra l’uomo e l’ambiente. In tempi moderni ciò si traduce nell’esigenza di organizzare gli spazi della casa, facendo in modo che i flussi energetici che la attraversano possano giovare a chi abita nella stessa. 

Se la disposizione dell’arredo, l’accostamento dei colori e l’orientamento dell’edificio assumono un significato, i numeri non sono da meno. Ecco allora che, in questo contesto, il 2 diventa il numero dell’amore, dunque per attrarlo si consiglia di comprare oggetti in coppia. L’8 è simbolo di prosperità, anche per la sua affinità con il simbolo dell’infinito.  Energie contrastanti sono invece legate al 7, che si trova nel mezzo tra positività e negatività. 

Tornando alla cultura nostrana, fortuna e numeri dominano la scena tanto nei sogni quanto nei giochi. Nel primo caso, l’esempio più evidente è rappresentato proprio dalla smorfia napoletana, che probabilmente deriva dalla Cabala ebraica. Grazie alla smorfia le situazioni oniriche sono reinterpretate attraverso i numeri, che poi diventano protagonisti delle schedine del Lotto. I numeri della smorfia animano anche i giochi da tavolo, come accade nel caso della tombola. Questi numeri, intrisi di simbolismo e superstizione, aggiungono un fascino particolare al gioco, che diventa così un momento di condivisione e divertimento tra amici e parenti.

Un numero può, anche, essere considerato per noi fortunato, perché legato ad un elemento personale, come la data di nascita o eventi che hanno segnato la nostra vita. Ciò accade soprattutto nei giochi in cui si tenta di sfidare la fortuna. Oggi, per esempio, chi si avvicina alla roulette è spesso attratto dalla sua eleganza e dalla possibilità di tentare la fortuna su un numero specifico o su combinazioni più complesse. Questo gioco, nato in Francia nel XVIII secolo, ha mantenuto la sua popolarità grazie alla sua semplicità e alla suspense che genera. I giocatori possono piazzare le proprie fiches su numeri singoli, gruppi di numeri, colori o altre opzioni, aspettando con ansia che la pallina si fermi nella casella corrispondente al numero fortunato, consapevoli del fatto che la meccanica del gioco sia basata sullacasualità.

Volendo semplificare, possiamo ritenere che la tendenza ad ascrivere un significato ai numeri può avere alla base due presupposti. Da un lato si può essere mossi dalla passione per tutta la storia simbolica legata ad essi, decisamente millenaria. Dall’altra è un modo per rispondere al desiderio di trovare un punto di riferimento, soprattutto quando ci si trova in balia del caso.