Imbecilli su rotaia: partiti i treni per aggirare il nuovo decreto | EDITORIALE
Nove lettere. Inizia per “i” e finisce per “i” ed è l’unica parola che mi…
Nove lettere. Inizia per “i” e finisce per “i” ed è l’unica parola che mi viene in mente per descrivere quelli che ieri sera, dopo aver visto la bozza del decreto, hanno affollato la stazione di Milano prendendo tutti i treni disponibili per le regioni del sud, anche senza avere il biglietto. Io davvero non lo so cosa gira nella testa delle persone: tutti questi fenomeni con il trolley lo hanno capito il senso del decreto, il pericolo che corrono e che fanno correre alle loro famiglie, ai loro amici? È evidente che la risposta sia no.
Tralasciamo l’errore comunicativo enorme di far uscire una bozza di un decreto che prevede norme di limitazione per gli spostamenti prima che il decreto venga approvato. Se, però, già sapete che vi verrà chiesto di evitare di uscire dal territorio, pensate di essere furbi ad uscire prima che il decreto diventi ufficiale? No: torno all’inizio, siete quella parola di nove lettere che inizia per “i” e finisce per “i”. Dove li avete buon senso, responsabilità e senso civico?
Prima cosa: avete affollato luoghi, i treni, quando si dice di stare ad un metro di distanza e di non andare in posti pieni di persone. Una possibile conseguenza dalla vostra azione? L’aumento del contagio. Seconda cosa: in un momento in cui la Sanità del Nord, la migliore in Italia, è in difficoltà scappate al Sud dove gli ospedali sono in difficolta e lo saranno ancora di più se arriverà il virus in grandi numeri. Conseguenza? Non riusciranno a curare tutti e potrebbe essere davvero una tragedia. Terza cosa: non avete un lavoro? Tutti studenti? Che permesso speciale vi hanno dato per partire di notte, in una situazione di emergenza?
Ecco a tutta questa orda di fenomeni con il trolley ora bisognerebbe dare sanzioni esemplari. Prima fra tutte l’obbligo di isolamento domiciliare controllato fino al 3 aprile, cosi se sono scappati per non fare la quarantena la fanno lo stesso. È ora di darci un taglio: serve responsabilità e senso di comunità per uscire da questa situazione e stiamo dimostrando di non averlo. La scena di ieri sera è stata orribile: serve che qualcuno prenda posizione, serve che lo faccia subito. Se questi treni pieni di furbacchioni diventeranno i treni del contagio, a chi daremo la colpa? Chi saranno i responsabile? Mi sembra che la risposta sia chiara: nove lettere, inizia per “i” e finisce per “i”.