Il Parma e i 6 punti di vantaggio: non fidarsi è meglio
Un chiaro segnale al campionato con 41 punti in classifica al termine del girone di andata. Il Parma di Pecchia è primo a +6 sulle seconde Venezia e Como. Alla fine della stagione ne rimarranno soltanto due (la terza andrà in Serie A attraverso i Playoff). E come il Parma ben sa, meglio evitare il mini torneo di fine campionato. I sei punti di vantaggio a metà strada vogliono dire tutto e niente. Sono due sconfitte e qualche pareggio che una squadra come quella ducale non può concedersi. Nel girone di andata sono arrivati due KO di misura sempre con il risultato di 3-2 contro Venezia e Lecco. Esperti del settore pensano che con altri dieci minuti di partita si sarebbe raggiunto il pari in tutte e due le sfide. Con i se e con i ma non si vincono i campionati e i tabellini certificano che il Parma è tornato con zero punti da due trasferte insidiose. Altri punti, al contrario, sono stati conquistati lottando con le unghie e con i denti (la vittoria di La Spezia e i pari interni con Modena e Palermo, senza dimenticare allo 0-0 di Cosenza quando i crociati giocarono in dieci uomini per 90′).
Che Parma sarà nel girone di ritorno? Sicuramente una squadra che non cambierà pelle attraverso il calciomercato, visto che non sono previste entrate o cessioni eccellenti. Sarà un Parma sempre più consapevole di poter ammazzare il campionato conquistando vittorie su vittorie pur sapendo che le altre squadre sfrutteranno le trattative di gennaio per rinforzarsi. Verranno momenti più difficili dove torneranno utili i sei punti di vantaggio. Ma non per questo ci sarà da abbassare la guardia. Il Parma deve continuare a vincere e a valorizzare i suoi giovani talenti. L’obiettivo di fine stagione è ormai chiaro a tutti. Di questo Parma fidarsi è bene. Ma non fidarsi della Serie B è meglio.