Giornata della Memoria, posate a Parma le pietre d’inciampo

Cinque le pietre d’inciampo posate in città nel Giorno della Memoria

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In occasione del Giorno della Memoria 2025, a ottant’anni dalla liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, si è svolta lunedì mattina, in vari luoghi della città, la cerimonia di posa di cinque nuove Pietre d’inciampo. Promossa dal Comune di Parma – Settore Cittadinanza Attiva e Servizi al cittadino e ISREC – Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea, in collaborazione con l’Archivio storico comunale, la cerimonia rientrava nel programma di iniziative previste a Parma per il Giorno della Memoria.

La cerimonia ha visto la posa delle pietre dedicate a: Guido Buratti (classe 1910), carabiniere, IMI (Internato Militare Italiano), partigiano, in via Linati; Eros Tolomelli (classe 1915), civile, sospettato di appartenere al movimento antifascista, in via Brozzi; Dario Pancaldi (classe 1907), civile, lavoratore coatto, in via Cagliari; Antonio Paterlini (classe 1912), civile, sospettato di appartenere al movimento antifascista, in Borgo delle Grazie; Renato Bosi (classe 1910), deportato politico, in borgo Bernabei.

Alla cerimonia hanno preso parte il Sindaco Michele Guerra, l’Assessora alla Pace del Comune di Parma Daria JacopozziSandra Boriani per la Provincia di Parma, autorità cittadine, rappresentanti delle associazioni combattentische e partigiane, Carmen Motta, Presidente di ISREC Parma, Marco Minardi, Direttore di ISREC Parma e i famigliari delle persone a cui sono dedicate le Pietre d’inciampo.

“Il messaggio delle Pietre d’inciampo è fortissimo e si rinnova, qui a Parma, da ormai nove anni – ha dichiarato il Sindaco Michele Guerra – Questi segni, in tanti luoghi della città, servono a tenere viva una memoria che dobbiamo esercitare in nome della democrazia e della libertà, principi fondamentali che stanno dietro a ogni singola storia racchiusa nelle Pietre d’inciampo”.

L’Assessora alla Pace Daria Jacopozzi ha commentato: “La posa delle Pietre d’inciampo vuole essere un’assunzione di responsabilità che ci prendiamo sull’oggi: l’impegno di ricordare il doloroso percorso da cui sono sorti libertà, diritti umani e pace che vogliamo continuare a costruire con determinazione”.

Dal 2017, per iniziativa dell’Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea di Parma e in collaborazione con l’Amministrazione, sono state posate quarantanove Pietre d’inciampo nel Comune di Parma, a cui si aggiungono le cinque di lunedì.

Biografie

Guido Buratti (IMI), classe 1910, originario di San Lazzaro, residente in via Linati, carabiniere, catturato ad Atene il 3 ottobre 1943 dalle truppe tedesche e internato in quanto militare nel campo di Wels (Austria); liberato alla fine della guerra. Durante la prigionia fece parte di un nucleo clandestino di resistenza sorto nel campo.

Eros Tolomelli, classe 1915, residente in tempo di guerra nell’attuale via Brozzi, partigiano, catturato dai tedeschi a Cortile San Martino nell’ottobre 1944 e internato nel campo di Mauthausen (Austria); muore “per sfinimento” nel sotto campo di Gusen il 21 aprile 1945.

Dario Pancaldi, classe 1907, residente in via Cagliari, civile, rastrellato dalle truppe tedesche a Monchio delle Corti nel luglio 1944 e deportato in Germania come partigiano. Internato in diversi campi in Germania, evade insieme ad altri compagni il 26 aprile 1945 approfittando di un bombardamento aereo Alleato e rientra a casa.

Antonio Paterlini, classe 1912, residente in Borgo delle Grazie, dattilografo, arrestato nell’aprile 1944 e rinchiuso in carcere, poi prelevato dai tedeschi e inviato nel campo di concentramento di Mauthausen (Austria) nel giugno di quell’anno. Muore nella camera a gas nel sotto campo di Hartheim il 7 novembre 1944.

Renato Bosi (IMI), classe 1910, residente in borgo Bernabei, catturato il 9 settembre 1943 a Genova dalle truppe tedesche e internato nel campo di Nordhausen (Dora-Mittelbau) in Germania. Muore il 28 marzo 1944.