Gioco pubblico, i dati sulle ripartenze da Parma al mondo
Nel 2015, a Parma e provincia, il gioco pubblico e legale generava un giro d’affari di oltre 650 milioni di euro, 60 milioni dei quali sono nel distretto Valli Taro e Ceno. Ma sono passato sette anni da quella stagione, florida e positiva per il mercato del gambling e dell’economia. E in mezzo ci sono stati cambiamenti epocali e, soprattutto, una pandemia da Covid 19 che ha stravolto tutto.
Anche un settore importante come quello del gioco, che in Italia offre lavoro a migliaia di lavoratori e professionisti e attira investimenti da ogni parte del globo. Per capire come se la sta passando e, soprattutto, come potrà continuare a essere l’industria che traina la nostra economia possiamo dare uno sguardo ai dati più recenti sul gioco d’azzardo nel mondo. Stando a quanto si legge su Giochidislots, blog di riferimento per l’informazione legata al gambling, nel 2021 le vincite lorde, ovvero che non tengono conto di tasse e pagamenti vari, sono state di 406,8 miliardi di dollari. Un dato importante, senza dubbio, ma che va contestualizzato mettendolo in relazione ad altri due dati. Il primo è quello del 2019, l’anno pre Crisi, pre pandemia, pre uragano Covid 19. In quei dodici mesi di quiete prima della tempesta sono stati raccolti oltre 464 miliardi di dollari. Per strada, dunque, il gambling si è lasciato qualcosa come 60 miliardi. Ma il dato relativo al 2021 assume tutto un altro rilievo se lo si contrappone a quello del 2020, l’anno in cui il mondo ha conosciuto i lockdown generalizzati e le chiusure. In quel periodo si è toccato il minimo storico del giro d’affari del gioco: 367 miliardi di dollari.
C’è quindi un segnale, incontrovertibile e chiaro, di crescita, di ripresa, di ripartenza. Che secondo gli esperti durerà anche nel 2022, quando si arriverà a toccare e a superare quota 495 miliardi di dollari. Una cifra che, se confermata, varrà una crescita del 200% rispetto al 2003, anno in cui il comparto dei giochi è stato regolamentato in Italia. All’epoca il volume complessivo del settore era di “appena” 258 miliardi di dollari. A trainare la crescita, nel mercato globale, sarà ancora il Nord America, che si è ritagliato il 33% del mercato, davanti all’Asia, 30%, e proprio all’Europa, con il 27% del gioco mondiale. A far ripartire tutto sarà soprattutto il gioco mobile che, secondo gli esperti, arriverà a generare 87 miliardi di dollari nel 2026. Tutto da solo.
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