Il Duca Francesco Farnense, tra il 1712 e il 1719 fece realizzare la grandiosa Fontana del Trianon, da collocare nel giardino della Reggia di Colorno. Venne incaricato della realizzazione del progetto l’architetto e scultore Giuliano Mozzani, che si ispirò Fontana del Buffet d’Eau nei giardini del Grand Trianon a Versailles realizzata da Jules Hardouin-Mansart nel 1703. Da qui il nome “Fontana del Trianon“. Originariamente la Fontana era adornata di meravigliose di statue in marmo; sono però sopravvissute solamente quelle rappresentanti il fiume Taro e Parma, i due leoni dai quali escono zampilli d’acqua e i mascheroni alla base.

Dopo che la Reggia di Colorno fu adibita a manicomio, la Fontana subì notevoli danni ad opera dei pazienti ricoverati, cosi venne smantellata e collocata in un magazzino, le statue furono probabilmente vendute. Rimasta per alcuni anni in magazzino, fu ricomposta nel 1889 dallo scultore Giovanni Chierici ed inizialmente collocata a Parma di fronte al Teatro Reinach. Fu solo nel 1920, fu spostata nel Parco Ducale di Parma, immersa nel verde.

La Fontana Francese del Buffet d’Eau, realizzata in marmo colorato e impreziosita da statue in bronzo dorato nello stile di Versailles, venne collocata nei giardini della deliziosa dépendance in marmo rosa, ispirata all’architettura italiana, che il re Sole fece costruire all’interno del parco di Versailles dall’architetto Hardouin Mansart, come rifugio dall’opprimente vita di corte.

© riproduzione riservata