Dalla parte degli animali: ecco l’Enpa di Parma | INTERVISTA
INTERVISTA – Volontari che amano gli animali: l’Enpa in prima linea nella lotta al randagismo, ai maltrattamenti; la Presidente: “Fare volontariato fa vivere a lungo”
Volontari che amano gli animali: l’Enpa in prima linea nella lotta al randagismo, ai maltrattamenti; la Presidente: “Fare volontariato fa vivere a lungo”
PARMA – L’Enpa è da sempre sinonimo dell’amore per gli animali: una passione che nasce da dentro e che raduna centinaia di volontari in tutta Italia, suddivisi in numerose sezioni. A livello nazionale l’Enpa nasce nel 1871 per volere di Giuseppe Garibaldi ed ad oggi si contano circa 150 sezioni sparse per la penisola. La sezione di Parma nasce per volontà del veterinario Giorgio Mezzatesta, ma da allora molte cose sono cambiate anche grazie ad un aumento della sensibilità delle persone. “Il percorso si snoda su tre tendenze – spiega la presidente Gialdi – che sono la sensibilizzazione, la tutela e il controllo legale“.
Percorsi di sensibilizzazione sono programmati nelle scuole, dalla materna alle superiori, o disponibili nei banchetti che l’Enpa allestisce ogni sabato in via Mazzini. La tutela, invece, viene esercitata in maniera diretta aiutando percone che hanno problemi o difficoltà nella gestione degli animali. Per quello che riguarda, invece, il controllo legale l’Ente si serve delle Guarde Zoofile che sono riconosciute come agenti di polizia giudiziaria e come tali possono emettere sanzioni e svolgere operazioni di sequestro.
Oltre cinquanta volontari impegnati per la salvaguardia degli animali
“Amo descriverci come il più grande confessionale di Parma – continua la dottoressa Gialdi – perchè le persone vengono da noi per parlare di animali, comunicare le loro problematiche. Diventiamo una sorta di assistenti sociali spirituali e a noi piace molto. La nostra convinzione è che non ci siano misure nel rapporto con gli animali: la sensibilità o la si ha o non la si ha“. Attualmente la sede si avvale dell’operato di una cinquantina di volontari, ognuno con un percorso diverso legato anche alla sua vita personale. Inoltre l’Enpa si avvale della collaborazione di volontari esterni, preziosi per il controllo o per dispensare consigli sugli animali.
Nonostante l’Italia sia uno dei migliori paesi europei per leggi a difesa degli animali è complicato tenere i rapporti con le istituzioni: “Non sempre – continua la Presidente – sono sensibili alle problematiche degli animali“. La sede attuale è di proprietà dell’Enpa, ricevuta tramite una donazione. La chiamano la “sede dei miracoli” perchè nonostante le piccole dimensioni riesce a svolgere il suo compito con grande dignità: salvare centinaia di piccoli animali.
Il problema più grande: l’abbandono degli animali
Dell’abbandono degli animali si parla solo in occasione dell’estate, quando sorge la problematica dei padroni che vanno in vacanza: il problema però esiste tutto l’anno e le Associazioni animaliste ne fanno i conti ogni giorno. In particolare la sezione di Parma si occupa di randagismo felino e di animali non convenzionali: sono criceti, cavie, ma sopratutto conigli. “Abbiamo delle zone di Parma – afferma – che sono piene di conigli, sopratutto quelli nani: una di queste è il quartiere Paradigna. Il coniglio è un animale conosciuto per le sue grandi doti di riproduzione: immaginate cosa può portare l’abbandono di un coniglio“.
La soluzione a questo problema passa sopratutto attraverso la via dell’adozione. Negli anni le pratiche di adozione si sono fatte sempre più severe e controllate, per evitare ulteriori disagi ad animali che già provengono da situazioni di abbandono o di violenza. L’Enpa agisce tramite un controllo pre-affido che, se positivo, consente l’adozione vincolata a clausole che garantiscono il rispetto dell’animali e a controlli post-affido. “Gli animali non sono un oggetto di cui ci si può stancare. Non si possono buttare a destra e a manca al primo che capita. Sono creature viventi con dei diritti e il primo è quello dell’affettività“.
L’aiuto delle istituzioni, Comune in primis, è fondamentale per la lotta al randagismo. In Provincia, specialmente nella Bassa parmense, alcuni Comuni si sono dimostrati sensibili al problema prevedendo nel bilancio una cifra di convenzione con il veterinario per la sterilizzazione dei felini. “Abbiamo inoltrato la richiesta anche al Comune di Parma, ma al momento nessuna risposta“, commenta amaramente la Presidente. Una procedimento sicuramente positivo sarebbe quello della microcippatura dei gatti di proprietà: in questo modo, in caso di abbandono, risulterebbe facile e veloce risalire all’effettivo proprietario e prendere i provvedimenti necessari.
La testimonianza: “Una famiglia con figli e due gatti ha chiesto aiuto per non abbandonarli; noi viviamo con le offerte”
La definizione di “confessionale” calza a pennello per la storia che la Presidente ci ha raccontato. All’Enpa si presentano anche padri di famiglia in cerca di aiuto, di tipo economico per riuscire a mantenere i propri animali domestici: “È arrivato un padre con la moglie: avevano tre figli e due gatti. Il gatto maschio era appena stato operato e la femmina aveva dei problemi: entrambi necessitavano di cure“. I volontari hanno analizzato la situazione, capito che lo stipendio – solo del padre – non riusciva a coprire le spese e compreso la volontà della famiglia di non abbandonare i gatti. E li hanno aiutati. “Non abbiamo una cassa nostra – spiega – ma riceviamo tante offerte, donazioni di brave persone che vedono i risultati del lavoro dei nostri volontari e ci ripagano a modo loro“.
Avvelenamento degli animali: “Fenomeno talmente brutale che non meriterebbe neanche una parola”
Recentemente nei parchi di Parma si sono verificati fenomeni di avvelenamento, ma “un numero così alto di bocconi lascia veramente perplessi“. Una situazione di avvelenamento lascia dolore anche nei padroni, oltre che al maltrattamento sui cani. In questo campo l’Enpa è in azione con le Guardie Zoofile e i Forestali dei Carabinieri con i cani da ricerca. “Questo è un brutto segnale di una brutta società – continua la Presidente – e c’è ancora tanto da operare. Bisogna ricordarsi che ci sono degli studi che dimostrano che il maltrattamento e la violenza sugli uomini dipende da quella fatta sugli animali“.
Lavorare sui giovani per crescere una società migliore
I giovani possono essere l’ago della bilancia per migliorare la situazione attuale: occorre fare sensibilizzazione affinchè gli animali siano rispettati, a partire dai progetti con le scuole e gli asili. Iscriversi all’Enpa è molto semplice: sufficiente, infatti, il pagamento di 25€ per l’iscrizioni annuale. I minorenni, inoltre, hanno un prezzo agevolato di 3€. La sede è aperta al martedì dalle 16.00 alle 20.00 e al sabato mattina dalle 10.00 alle 13.00. “I giovani di oggi hanno tante possibilità per aiutare la società. Quello del volontariato è un mondo molto bello, io ci son dentro da tantissimi anni e sono contentissima di quello che faccio, avendo la fortuna di stare a contatto con i giovani. Fare volontariato è bello, porta salute, entusiasmo e fa vivere a lungo.