Cosa fare a Parma in due giorni: le attrazioni da non perdere | VIDEO

di Greta Magazzini e Simone Buratti Parma sarà Capitale italiana della Cultura nel 2020 e…

di Greta Magazzini e Simone Buratti

Parma sarà Capitale italiana della Cultura nel 2020 e sono molte le attrazioni che meritano di essere conosciute: la città Ducale vanta una storia ricca di personaggi e artisti valorosi, e certo non basterebbero due giorni per conoscerla appieno. Tuttavia, si possono concentrare in un weekend i principali luoghi che riassumono i valori e la bellezza della città di Giuseppe Verdi, del Parmigianino e di Maria Luigia: ecco una lista delle attrazioni da non perdere.

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Duomo di Parma

La Cattedrale di Parma, intitolata a Santa Maria Assunta, è uno splendido esempio di architettura romanica, con inserti rinascimentali e gotici. La struttura attuale risale al 1074 grazie all’opera di Onorio II: al suo interno furono costruite tre navate, completate da Benedetto Antelami verso la fine del XII secolo. Nel corso degli anni l’edificio è stato arricchito con la torre campanaria, le cappelle laterali e affreschi di notevole interesse. Particolare suggestione è provocata dalla navata centrale, grande il doppio delle due laterali e coperta con volta a crociera.

La cupola inoltre è decorata con l’Assunzione della Vergine, dipinta da Antonio Allegri detto il Correggio: l’affresco ha un’estensione di circa 650 m² ed è uno dei più importanti della città. Ad opera del Correggio sono anche gli affreschi dei pennacchi, che raffigurano i santi patroni di Parma:  San Giovanni Battista, Sant’Ilario di Poitiers, San Giuseppe e San Bernardo degli Uberti

Battistero

Di fronte al Duomo trova luogo il Battistero di Parma, considerato dagli storici dell’arte uno dei punti di congiunzione tra lo stile romanico e gotico. Fu commissionato dallo scultore e architetto Benedetto Antelami nel 1196 e venne completato intorno al 1270. In marmo rosa e di forma ottagonale, è coperto all’esterno dallo zooforo, una galleria di 75 formelle che raffigurano diversi animali; mentre all’interno la cupola è composta da 16 nicchie affrescate, che si dipartono a raggiera dal centro, ognuna dei quali va a finire su una colonna. Inoltre di grande rilievo è il complesso scultoreo del Battistero: le lunette dei tre portali all’esterno e all’interno raffigurano scene della redenzione ed episodi biblici.

Basilica di Santa Maria della Steccata

Una delle chiese più famose e affascinanti della città è la Basilica di Santa Maria della Steccata: lo stile rinascimentale di impronta parmigiana ha dato vita tra 1521 e il 1539 alla struttura a croce greca, con la grande cupola affrescata con l’Assunzione di Maria di Bernardino Gatti, forse allievo del Correggio.

All’interno sono ad opera del Parmigianino i pregevolissimi affreschi del sottarco del presbiterio, realizzati nel XVII secolo; e di altrettanta notevole importanza sono i due meravigliosi organi a canne, l’Organo Antegnati e l’Organo Vegezzi-Bossi-Tamburini. La chiesa inoltre, che rientra fra il patrimonio dell’Ordine costantiniano, dal 2006 è sede del Museo costantiniano della Steccata. 

Palazzo del Governatore e Piazza Garibaldi

La centralissima Piazza Garibaldi è punto di incontro per i parmigiani e sorseggiare un caffè o una birra gelata di fronte al Palazzo del Governatore. È una tappa fondamentale per vivere la città.  La facciata del Palazzo è in stile neoclassico e barocco, anche se le prime pietre furono poggiate fra il 1283 e il 1285 e le sue funzioni erano essenzialmente mercantili.

Nel 1606, in seguito al crollo dell’altissima Torre Civica che distrusse anche il palazzo del Comune, sorse la necessità di ristrutturare l’edificio: nel 1673 fu innalzata una nuova torre che mantenne l’antica campana del Quattrocento. Sulla facciata si scorgono delle grandi meridiane, volute nel 1829 da Maria Luigia, collocate intorno alla Vergine Incoronata, statua scolpita da Jean-Baptiste Boudard circa settanta anni prima. Il completo restauro tra il 2000 e il 2009 lo ha trasformato nell’odierno “Luogo d’Arte Moderna e Contemporanea”, che ospita temporanee esposizioni di arte prevalentemente contemporanea. 

Teatro Regio

Il Teatro Regio di Parma è un tempio della storia della lirica italiana. Maria Luigia lo fece edificare tra il 1821 e 1829 grazie al progetto di Nicolò Bettoli: la facciata è neoclassica, costruita con porticato a doppio ordine di finestre e le decorazioni rappresentano la Fama e la Lira. La meravigliosa platea ellittica, decorata da Girolamo Magnani nel 1853, è circondata da quattro ordini di palchi e dal loggione, mentre il lampadario è stato realizzato a Parigi e pesa una tonnellata.

Oltre ad assistere a opere e concerti, è possibile far visita alla struttura interna tra attrezzature, scenografie, sale, soffitti e il sipario. I più importanti eventi che hanno luogo nel maggiore teatro di Parma sono la Stagione Lirica e il Festival Verdi, ai quali prendono parte artisti di fama internazionale: per appassionati e non, il Teatro Regio, è una tappa imprescindibile della visita della città. 

Panchina di Verdi

Uno dei motivi di orgoglio di Parma è aver dato i natali al genio Giuseppe Verdi. A rendergli omaggio la statua inaugurata nella primavera 2018: una struttura di 400 chili posizionata in piazzale San Francesco, che raffigura il compositore su una panchina. L’artista ad aver realizzato l’opera è Sergio Brizzolesi in occasione del Bicentenario della nascita del Maestro: la statua precedentemente era stata esposta all’Expo di Milano del 2015 ed ora ha trovato dimora proprio di fronte alla Casa della Musica. Adesso Giuseppe Verdi è pronto ad accogliere chiunque voglia sedersi di fianco a lui sulla panchina: cosa aspettate a fargli visita?  

Parco Ducale e Palazzo Ducale

Il Parco Ducale della città offre la possibilità di una meritata sosta, soprattutto se siete in giro con bambini o se desiderate un po’ di fresco. Il Parco è stato voluto dal Duca Ottavio Farnese nel 1560 e poi ampliato nel ‘700, e al suo interno  si trovano l’antico Palazzo Ducale e il Palazzetto Eucherino Sanvitale, quest’ultimo costruito su forme rinascimentali nel 1520 da Giorgio da Erba.

Inoltre si possono ammirare le statue del gruppo del Sileno di Boudard del 1766 e lungo il viale nord vi sono le statue di quattro Geni. Il parco include anche area gioco bimbi, percorsi sport, area cani, chiosco, bar con tavolini e panchine: un posto in cui rifocillarsi attorniati da alberi secolari e bellezza parmigiana. 

Palazzo della Pilotta

La Pilotta è un insieme di edifici situato nel centro di Parma, tra piazzale della Pace e il Lungoparma, e trae il suo nome attuale dal gioco della “pelota” (gioco basco), al quale era destinato il suo cortile. Risale al 1580, quando Francesco Paciotto, su committenza del Duca Ottavio Farnese, fece costruire un “corridore” che unisse i due palazzi ducali, della Rocchetta e del Parco.

Durante la Seconda Guerra Mondiale fu bombardato, e successivamente venne parzialmente ricostruito; oggi è sede di importanti istituzioni della città, come la Biblioteca Palatina, la Galleria Nazionale, il Museo Archeologico e il Teatro Farnese. Spesso inoltre vengono organizzati eventi e incontri, che lo rendono non soltanto un luogo di rilevanza storica per la città, ma anche una location viva che aggrega abitanti e turisti. 

Museo Archeologico Nazionale

Un must del Palazzo della Pilotta è il Museo Archeologico Nazionale: fondato nel 1760 da don Filippo di Borbone, è il primo esempio in Italia settentrionale di istituzione legata a un’impresa archeologica. Fu la “buona duchessa” Maria Luigia ad arricchire notevolmente il patrimonio del museo con importanti collezioni numismatiche, di ceramica greca, magnogreca, etrusca ed egizia.

L’oggettistica ospitata dal museo ricopre quindi reperti archeologici dalla preistoria all’Età Romana, con particolare cura e attenzione alla storia e al territorio parmigiano. Acquistando il biglietto inoltre, sono comprese anche le visite del Teatro Farnese e della Galleria Nazionale, mentre la Biblioteca Palatina e il Museo Badoniano, inglobati nel complesso della Pilotta, sono visitabili gratuitamente. 

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