Cinema Edison, addio con l’amaro in bocca per Zanlari: “Ho raddoppiato il pubblico”
Si interrompe la collaborazione fra il responsabile della programmazione e Solares Fondazione delle Arti, che gestisce lo spazio
Chi ha frequentato negli ultimi tre anni il Cinema Edison di via Largo Otto Marzo 9/a, sa che la qualità delle pellicole proiettate in sala non era frutto del caso. Il lavoro meticoloso di chi lavorava alla programmazione ha restituito spesso al pubblico proiezioni impossibili da ritrovare all’interno dei cinema della grande distribuzione. Lo spazio gestito dal giornalista Michele Zanlari in questo ultimo periodo, ha fatto sì che fossero riprodotte pellicole rare, talvolta in lingua originale, e difficilmente reperibili altrove.
Tuttavia, come annunciato dallo stesso Zanlari, il suo contratto di collaborazione con la Fondazione Solares, ente che gestisce il Cinema Edison, scadrà a fine mese e non verrà rinnovato. Ma si tratta di un addio con l’amaro in bocca: “Mi accorgo (e mi stupisce) di scrivere e cancellare queste righe ormai da tre anni, da quando ho capito che la direzione data alla programmazione del Cinema Edison si sarebbe scontrata sempre più con la gestione di questo spazio che il Comune di Parma ha affidato a Solares Fondazione delle Arti. Mi è stato detto che non il contratto non verrà rinnovato. Non sto qui a spiegare di più perché si tratta della consueta vicenda poco edificante, che mi darebbe dolore anche solo mettere nero su bianco“.
“Anche con 13 mensilità di stipendio non pagate non ho mai considerato nemmeno per un minuto la possibilità di lasciare il cinema e tutto quello che rappresenta: il sogno di uno spazio pensato per il pubblico, sempre aperto, con tanti film scomodi, rassegne rare, proiezioni in lingua originale, abbonamenti vantaggiosi, attività gratuita con le scuole, proiezioni in carcere e incontri con gli autori. Un orizzonte che non si è mai concentrato sul profitto economico, ma che ha portato a raddoppiare sia il pubblico che le proposte“.
La speranza: “Ogni spettatore protegga il Cinema”
“Vi chiedo – conclude il suo messaggio di saluto – di essere ancora una volta i custodi di questa sala, della sua integrità, del suo coraggio. Ogni spettatore dovrebbe proteggere lo spirito dell’Edison, per proteggere indirettamente una parte di se stesso. Non so dire che direzione prenderà la nuova programmazione, anche se temo una ‘normalizzazione’, ma sarebbe ingiusto e rancoroso parlarne in questo momento“. Infine un invito: “Domani (oggi, giovedì 18 aprile, ndr) presento un titolo a sorpresa: bellissimo, uno dei miei film preferiti e clamorosamente mai proiettato in Italia. Se vi va di farmi un saluto, ci vediamo in sala“.