Berceto, ecco la situazione del Circolo del Tennis – AUDIO-INTERVISTA
di Chiara Corradi Il decreto di legge del Ministro Balduzzi prevede l’utilizzo di un defibrillatore…
di Chiara Corradi
Il decreto di legge del Ministro Balduzzi prevede l’utilizzo di un defibrillatore in ogni struttura sportiva; il sindaco Lucchi: “In montagna, questo vuol dire chiudere“
Il Decreto del Ministero della Salute del 24 aprile 2013, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 20 luglio 2013 e quindi tramutato in legge, ha introdotto l’obbligo di dotazione del defibrillatore e le modalità di gestione all’interno di ogni impianto sportivo.
La normativa ha infatti istituito una nuova situazione di utilizzo extraospedaliero del defibrillatore, rivolta esclusivamente alle Società sportive. La dotazione dei Defibrillatori Semiautomatici Esterni doveva essere in vigore a partire dal 20 luglio 2016, ma è stata posticipata a novembre.
“La normativa prevede che ci sia sempre una persona al centro sportivo che sia in grado di utilizzare il defibrillatore” – spiega il segretario e istruttore del Circolo del Tennis di Berceto Fabio Cavazzini. “Se ciò non accade, e qualcuno dovesse sentirsi male la responsabilità è del Presidente del Circolo e si cade nel penale“.
Sono principalmente questi i motivi che hanno portato il Presidente del Circolo del Tennis di Berceto alle dimissioni. “Per non chiudere e correre ai ripari, il Sindaco Luigi Lucchi ha accettato di diventare il nuovo Presidente, assumendosi così la responsabilità“.
“Berceto ha dimostrato più volte di salvaguardare la salute dei propri cittadini – ha commentato il Sindaco – tant’è che in molte frazioni è già presente un defibrillatore nei circoli. Una normativa così stretta, però, in montagna potrebbe voler decretare la chiusura di quei pochi circoli che ancora resistono. Inoltre la Croce Rossa è distante solo un chilometro dal circolo e dai punti periferici del paese“.
Diverse le attività che vengono svolte al Tennis Club Berceto durante il corso dell’anno: “Oltre ai tornei estivi – spiega Cavazzini – durante l’inverno teniamo dei corsi per i bambini del paese, in modo da educarli allo sport“.
A differenza di quanto accade in città, a Berceto è difficile trovare un custode che sia sempre presente nella struttura e che ci prenda l’onere di gestire il defibrillatore in caso di necessità.